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Montagna


Il progetto di divulgazione-animazione-informazione “Vivere di montagna, Vivere la Montagna” ha come principale e generale obiettivo quello di condurre a un cambiamento radicale nella concezione dell’ ambiente montano: non più ostacolo al progresso economico/sociale ma fattore peculiare di sviluppo, con potenzialità  di crescita ancora parzialmente inespresse.
Si punta a migliorare le condizioni di vita/lavoro delle popolazioni/imprese che risiedono nelle zone rurali, scoraggiandone la delocalizzazione; aumentare il grado di attrattiva e fruibilità dello stesso ambiente montano verso la popolazione che non vi risiede, sia nella veste turistica che in quella sociale/lavorativa.
Un percorso avviato a livello internazionale nel 1992 con il "Vertice della Terra" e l’Agenda 21 di Rio De Janeiro e proseguito attraverso tappe importanti come la Conferenza Internazionale di Bishkek (1996), la sottoscrizione delle Carta di Fonte Avellana, tra i rappresentanti della Regione Marche dell 'Uncem Marche dell'Urpm della Finanziaria regionale Marche delle Centrali cooperative Agci, Cci, Lega, Unci della Comunità monastica di Fonte Avellana (1998), la legge nazionale n.57 del 5 marzo 2001 “ Orientamento e modernizzazione del settore agricolo” (2001).

Gli obiettivi generali del progetto sono: 
  • Assicurare e migliorare l'attuale e futuro benessere delle comunità montane;
  • Sostenere gli agricoltori nella fase di passaggio all’ agricoltura multifunzionale;
  • Promuovere, difendere e valorizzare il patrimonio culturale, naturale e sociale delle comunità e delle società montane;
  • Promuovere l'approccio del modello di sviluppo rurale sostenibile, quale mezzo ottimale per il soddisfacimento degli interessi delle comunità montane e non;
  • Promuovere una completa partecipazione e coinvolgimento delle popolazioni montane nelle decisioni che le riguardano;
  • Incentivare le attività complementari all' agricoltura generatici di reddito (diffusione dell' agricoltura multifunzionale);
  • Sostenere un progetto di valorizzazione dell' Appennino;
  • Migliorare la qualità e l’ efficienza dei sistemi agricoli e della qualità dei prodotti, in un contesto di integrazione dei servizi e di filiera produttiva;
  • Incentivare la forma cooperativa applicata alle attività imprenditoriali (agricole e collegate) in territorio montano;
  • Ridurre l’impatto ambientale delle attività economiche rurali e preservare lo stesso ambiente da comportamenti dannosi da parte delle comunità residenti e non.
Gli obiettivi operativi sono: 
  • Accrescere l'opera di sensibilizzazione e la conoscenza degli ecosistemi montani, della loro dinamica e funzionamento, e della loro importanza fondamentale come fonte di beni e servizi, in particolare approvvigionamenti idrici e sicurezza alimentare, essenziali per il benessere degli abitanti della campagna e della città, della montagna e della pianura;
  • Accrescere l’ opera di sensibilizzazione e conoscenza degli operatori economici e delle comunità interessate sui rischi di natura ambientale, economica e sociale che l’ evolvere del contesto territoriale  potrebbe aggravare;
  • Accrescere l’ opera di sensibilizzazione e conoscenza egli operatori economici e delle comunità interessate sulle migliori strategie da adottare per contenere i rischi e sfruttare al meglio le opportunità favorevoli presenti;
  • Favorire lo scambio reciproco di esperienze tra le diverse comunità montane,sia a livello regionale che extra-regionale, in modo da accrescere l'integrazione delle conoscenze e delle iniziative per lo sviluppo, salvaguardando e valorizzando però le peculiarità e tradizioni locali;
  • Incentivare , ove necessario, l'  implementazione di  programmi per affrontare la deforestazione, l'erosione e l'impoverimento del suolo, la perdita delle biodiversità ed il  dissesto del sistema delle acque ;
  • Incentivare programmi per promuovere la diversificazione e le economie tradizionali delle aree montane, i mezzi di sostentamento sostenibili e i sistemi di produzione su piccola scala;
  • Migliorare il grado di accesso  informativo delle popolazioni locali e degli operatori economici , abbreviando la distanza “ideale” istituzionale e burocratica tra l’ ente di riferimento ed i destinatari finali;
  • Favorire il ricambio generazionale attraverso una informazione puntuale ai potenziali giovani agricoltori su opportunità e modalità operative;
  • Raccogliere le problematiche emergenti dalle diverse comunità montane, tracciando dei tratti omogenei, in modo da poter programmare interventi unificati;
  • Mobilitare un sostegno regionale e nazionale sulle problematiche emerse dal confronto con le comunità locali;
  • Fornire un'assistenza tecnica ed informativa per l'effettiva implementazione di nuove iniziative imprenditoriali e  sociali;
  • Promuovere i mestieri tipici della montagna ( ingegneria naturalistica, ripristino, sistemazioni idraulico -forestali, etc);
  • Accrescere l' attrattività dei territori montani, incentivando lo sviluppo e l’ integrazione del sistema dei servizi, il grado di accoglienza “ turistica” delle popolazioni montane, una maggiore attenzione delle comunità montane alle problematiche ambientali ed alla conservazione integra del territorio;
  • Promuovere presso  gli operatori economici il tema della qualità e della certificazione di prodotto e di filiera , quali elementi distintivi per aumentare la competitività nel sistema economico.
La strategia proposta mira ad attuare una serie di iniziative ed azioni miranti a diffondere il concetto e l’ implementazione dello  sviluppo rurale sostenibile.
Il perseguimento degli obiettivi e l’ attuazione delle strategie sarà effettuata attraverso un approccio di tipo “ bottom up”, cioè partendo dalle esigenze delle comunità montane locali e dei beneficiari finali dell’ intervento (aziende agricole aderenti) , coinvolgendo ove possibile livelli istituzionali più vicini alle popolazioni locali (Comunità montane, Comuni), sino a giungere agli enti regionali ed extra-regionali di competenza, passando per l’ opera ed il coinvolgimento degli intermediari coinvolti ( Cooperative Agricole, Centrali Cooperative).
Il percorso previsto si svolge su base concertativa, vale a dire non è più l'ente che autoritariamente impone, ma si rivolge ai destinatari interessati  in un processo decisionale, democratico e trasparente.
a) Per questa ragione la prima linea di intervento  del progetto riguarda un'insieme di iniziative finalizzate al coinvolgimento della comunità e delle imprese locali attraverso  una serie  di incontri e seminari  dedicati alla gestione ambientale e turistica del territorio, ai rischi da evitare ed alle opportunità da sfruttare al meglio;
b) Successivamente verranno adottate azioni finalizzate a promuovere il coinvolgimento degli operatori economici in un percorso diretto alla valorizzazione della qualità e della gestione ambientale delle imprese agricole. Il coinvolgimento delle imprese locali è ritenuto un fattore cruciale per il successo del Progetto;
c) Una volta acquisito il coinvolgimento di comunità locali ed operatori economici , si prevede la promozione dello sviluppo sociale ed economico attraverso l’ incentivazione e l’ orientamento:
    - di nuove iniziative imprenditoriali correlate all’ agricoltura ( agricoltura multifunzionale);
    - nuove iniziative o aggregazione di operatori esistenti  nella forma giuridica di  cooperativa;
    - promozione dei mestieri tipici della montagna e dei servizi attivabili per garantire una maggiore fruibilità ed attrattività del territorio;
    - promozione dei vantaggi dell’ organizzazione dei vari soggetti economici ( anche in forma cooperativa) per garantire l’integrazione
       e la continuità della filiera produttiva;
    - valorizzazione delle tradizioni peculiari e delle produzioni tipiche territoriali.
d) A questo punto si dovrebbero avere elementi sufficienti per formulare una valutazione intermedia dei risultati raggiunti, formulare eventuali azioni correttive, e soprattutto stimolare gli enti competenti ad adottare eventuali misure e strategie opportune per soddisfare al meglio le esigenze dei destinatari del progetto . In tale fase sarà ancora più essenziale la partecipazione  attiva di tutti i soggetti coinvolti alla realizzazione del progetto . L’ idea di fondo è quella di stimolare quelle iniziative istituzionali e non,  finalizzate a valorizzare al meglio l’ immagine dei territori montani della regione Marche, sia in termini turistici che come comunità economica ( agricola) e sociale rispettosa delle risorse ambientali.
contatta: marche@coldiretti.it
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Tel. +39.071.207991 - Fax +39.071.2079953